Associazioni

AZIONE CATTOLICA

L’Azione Cattolica (AC) è la più antica, ampia e diffusa tra le associazioni cattoliche d’Italia. Nasce nel 1905 sotto il pontificato di Pio X.

Come recita lo Statuto, art. 1, “l’Azione Cattolica Italiana è un’Associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa”. E l’Art. 2 specifica che “L’impegno dell’AC, essenzialmente religioso apostolico, comprende la evangelizzazione, la santificazione degli uomini, la formazione cristiana delle loro coscienze in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunità ed i vari ambienti”.

Laici impegnati…
L’AC è un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.
Credono che sia doveroso e possibile educarsi reciprocamente alla responsabilità, in un cammino personale e comunitario di formazione umana e cristiana. Vogliano essere attenti, come singoli e come comunità, alla crescita delle persone che incontrano e che sono state loro affidate.

…con in Pastori…
I laici dell’AC si impegniamo a vivere la loro vocazione laicale lavorando e collaborando con i Pastori.

…al servizio del territorio in cui vivono…
L’Azione Cattolica fin da principio ha scelto di rispondere alla vocazione missionaria, mettendosi a servizio della vigna del Signore nelle singole Chiese locali. Il suo servizio alla Chiesa si esprime nella scelta di stare in maniera corresponsabile nelle diocesi e nelle parrocchie. Vuole costruire percorsi di comunione con le altre aggregazioni laicali, in fedeltà a quanto il Concilio ha chiesto a tutti i laici.

…eredi di una lunga storia…
Quella dell’Azione Cattolica è una storia che inizia da lontano. Raccontarla significa raccontare anche la storia della Chiesa e dell’Italia degli ultimi centotrenta anni. È una storia, infatti, che si intreccia con la vita di migliaia di uomini e donne, che in questo lungo periodo hanno lavorato con passione e fedeltà, servendo la Chiesa e contribuendo a costruire il Paese in cui viviamo.

…testimoni del Risorto!
Oggi, dunque, l’AC raccoglie un’eredità, un tesoro prezioso consegnato… e lo mette a servizio di una comunità parrocchiale concreta: quella in cui è inserita!

CONSIGLIO PARROCCHIALE DI AZIONE CATTOLICA
SANDALO don Luigi: Assistente spirituale
ELIA Elio: Presidente
MARIANO Cristina: Segretario:
ALLIGRI Fernando: Vice Presidente settore uomini e Cassiere
PATI Margherita: Vice Presidente settore donne

 

 

SCOUT

Lo Scautismo è un movimento mondiale educativo che esprime un ideale di vita. Si tratta di un movimento a carattere non partitico, aperto a tutti senza distinzione di origine, razza e fede religiosa.

Fin dalla sua fondazione lo Scautismo si propone come obiettivo la formazione integrale della persona secondo i principi ed i valori definiti dal suo fondatore Lord Robert Baden-Powell.

Lo scautismo è quindi un movimento….. in movimento ed è il più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale. Attraverso la fantasia, il gioco, l’avventura la vita all’aria aperta, l’esperienza comunitaria, la progressiva ricerca di senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo scautismo risponde alle tante e autentiche domande dei giovani sulla vita e sul crescere in essa.

Lord Robert Baden Powell, B.-P per tutti gli scouts, nasce il 22 febbraio del 1857 a Londra e nella concretezza del suo linguaggio e delle sue intuizioni pedagogiche, aveva indicato in “quattro punti” i fondamenti del metodo scout: “formazione del carattere, abilità manuale, salute e forza fisica, servizio del prossimo”, qualità semplici, ma necessarie per formare un uomo libero ed un buon cittadino.

Un ideale di vita
Lo Scautismo si rivolge a ragazzi dai 7-8 anni fino ai 20-21, articolandosi in tre fasce di età (o “branche”): da 7-8 a 11 anni i bambini e le bambine vivono nel “branco” o nel “cerchio” come lupetti o coccinelle; dagli 11-12 ai 16 anni ragazzi e ragazze sono nel “reparto” come esploratori e guide; dai 16-17 ai 20-21 i giovani, uomini e donne, sono nel “clan” come rovers e scolte.  La proposta scout pur identica per tutti i ragazzi del mondo, può essere vissuta nei diversi contesti culturali e religiosi: i suoi principi ispiratori universali, sono sintetizzati nella Promessa, nella Legge scout e nel Motto.

La Promessa, infatti, recita: “Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout”.

Con questa Promessa, pronunciata a circa 12 anni il ragazzo non solo “entra a far parte della grande famiglia degli Scouts”, ma si impegna di fronte a Dio ed al mondo, forte della fiducia che sente riposta in lui e della libertà con cui aderisce a questo ideale, per giocare un ruolo responsabile nella vita. Il ragazzo mette in gioco il suo onore, sapendo che lungo questa strada impegnativa l’importante non sarà mai l’essere arrivato, quanto fare del proprio meglio. Un impegno senza termine, “se piace a Dio per sempre”, “una volta scout, sempre scout”.

La Legge è un breve decalogo di atteggiamenti interiori e di valori morali che danno una direzione al ragazzo, proposti in chiave positiva per accentuarne la percorribilità:
La Guida e lo Scout: pongono il loro onore nel meritare fiducia; sono leali; si rendono utili e aiutano gli altri; sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; sono cortesi; amano e rispettano la natura; sanno obbedire; sorridono e cantano anche nelle difficoltà; sono laboriosi ed economi; sono puri di pensieri, parole e azioni”.

Il Motto, diverso a seconda dell’età, in una sola parola sintetizza il positivo atteggiamento verso la vita e gli altri.
– “Eccomi” e “Del nostro meglio” per i lupetti e le coccinelle;
– “Siate pronti” per gli esploratori e le guide;
– “Servire” per i rovers e le scolte.

AGESCI: COPERTINO 1 – GIUSEPPE DESA

Capi Scout: Vese Emanuele – Nestola Pinuccia
Assistete ecclesiastico: Parroco/Sac. Pasquale Fabbiano
Lupetti (8-11 anni): 24 bambini/e divisi in 4 gruppi
Reparto (12-16 anni): 26 adolescenti divisi in 4 gruppi
Clan (17-21 anni): 2i giovani

 

 

GRUPPO GERARDINO

Nasce nel 2003 su esortazione del Parroco don Pasquale Fabbiano che, in occasione della festa di San Gerardo Maiella, titolare della Parrocchia, desiderava far crescere la sensibilizzazione nella comunità parrocchiale e cittadina.

Il gruppo si incontra periodicamente per la formazione umana e spirituale e per organizzare anche momenti ricreativi a servizio della comunità. In questi anni, oltre alla festa del Santo titolare (16 ottobre), il gruppo gerardino, con passione e dediczione, si è preso cura anche dell’organizzazione della Sagra di S. Antonio Abate (17 gennaio), dell’allestimento del presepe parrocchiale, della festa del Carnevale, dei diversi tornei sportivi e delle Olimpiadi gerardine. Alcune iniziative hanno ricevuto anche numerosi consensi e premiazioni. Particolarmente ai 7 premi ricevuti dalla Pro Loco di Copertino per i presepi allestiti e le 8 coppe vinte per le gare medievali sostenute in occasione della manifestazione del Corte Cittadino Storico della Madonna della Neve (5 agosto).

Il gruppo è costituito da:
Tondo Giovanni: Presidente
Alligri Fernando
Fioschi Salvatore
Fusaro Antonio
Lisi Giuseppe
Pagano Fernando
Pagano Matteo

 

 

ASSOCIAZIONE MINISTRANTI

“Il ministrante occupa un posto privilegiato nelle celebrazioni liturgiche. Chi serve la Messa, si presenta a una comunità. Sperimenta da vicino che in ogni atto liturgico Gesù Cristo è presente ed operante. Gesù è presente quando la comunità si riunisce per pregare e rendere lode a Dio. Gesù è presente nella Parola delle Sacre Scritture. Gesù è presente soprattutto nell’Eucaristia nei segni di pane e vino. Egli agisce per mezzo del sacerdote che in persona Christi celebra la Santa Messa e amministra i Sacramenti. In tal modo nella Liturgia siete molto più che semplici ‘aiutanti del parroco’. Soprattutto siete servitori di Gesù Cristo, dell’eterno Sommo Sacerdote. Così, voi ministranti siete chiamati in particolare a essere giovani amici di Gesù. Impegnatevi ad approfondire e coltivare questa amicizia con Lui. Scoprirete di aver trovato in Gesù un vero amico per la vita.”.

Questo il messaggio che San Giovanni Paolo II ha dato ai ministranti nel 2001. Nella parrocchia, da diversi anni, opera con gioioso entusiasmo e attenta formazione l’associazione dei ministranti.

Tutti i ministranti si incontrano settimanalmente per la formazione e l’organizzazione delle celebrazioni liturgiche. Ogni mese partecipano agli incontri diocesani e vivono con interesse gli incontri vocazionali.

Attualmente i ministranti sono seguita dalla signora Greco Flora.